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Interviste - Marta Todeschini

10 Febbraio 2021
Marta Todeschini

Per la serie di interviste agli autori Tatai Lab oggi conosciamo Marta Todeschini, una delle due autrici (assieme a Martina Mastroieni) del progetto "Hidden Under The Sun" - prima loro graphic novel, di prossima uscita per Tatai (QUI - la pagina Facebook del progetto - Clicca).

Buona lettura!

 

- PARLACI UN PO' DI TE, PRESENTATI AL PUBBLICO DI LETTORI: CHI SEI? CHE TIPO DI FORMAZIONE HAI (HAI FREQUENTATO SCUOLE DEL FUMETTO? SEI AUTODIDATTA), QUALI SONO I TUOI GUSTI IN FATTO DI FUMETTI?
Ciao, mi chiamo Marta e sono una fumettista.
Dopo aver frequentato il liceo artistico ho portato avanti i miei studi frequentando l’accademia Nemo di Firenze e nel 2019 mi sono diplomata in cinema d’animazione.
Sono appassionata di fumetto da che ho memoria e sin da piccola sapevo che questo sarebbe stato il lavoro che avrei desiderato fare.
Leggo tutto quello che mi capita sotto mano...Graphic novel europee, manga, comics americani ma in particolare seguo e ricerco produzioni indipendenti, specialmente web comics.
Tra i mei autori preferiti ci sono Tess Stone, Minna Sundberg, Madline Rupert e altri.

- PERCHÉ FAI QUESTO LAVORO? QUAL'È' IL TUO OBIETTIVO?
Nutro un grandissimo amore per questo mezzo e il mio obbiettivo è creare storie che rubino il cuore al lettore come le opere che ammiro hanno fatto con me.

- CHE PROGETTO HAI REALIZZATO PER TATAI LAB, E CHE PROGETTO STAI REALIZZANDO (senza spoiler), CE NE PUOI PARLARE?
Per Tatai ho colorato l’ultimo volume di GG insieme a Ilaria Gelli, in più in questi ultimi due anni ho realizzato le pagine di Hidden Under the Sun, una Graphic Novel urban fantasy che ho sviluppato insieme a Martina Mastroieni.
Sono troppo troppo tesa per parlarvene nel dettaglio!!
Ma per anticiparvi qualcosa vi posso dire che ho disegnato un sacco di maghi stressati (almeno tanto quanto lo sono io).

- COSA PENSI DEL MERCATO DEL FUMETTO OGGI, SIA PER QUANTO RIGUARDA QUELLO ITALIANO CHE INTERNAZIONALE, ANCHE IN RELAZIONE AD ALTRI MEDIA DI INTRATTENIMENTO (VIENE DA PENSARE, SUBITO, PER ESEMPIO AI VIDEOGIOCHI)?
Penso che il fumetto sia un media molto di élite, un po’ come quello dell’animazione e che per riuscire ad essere divulgato e sostenuto, abbia bisogno di una fanbase affezionata.
Credo che ogni opera debba ambire non ad essere letta dal maggior numero di persone possibile, ma ad arrivare ad un pubblico mirato, così da creare una rete di lettori coinvolta e attiva.
Questo ovviamente penso che valga sia per il singolo autore sia per tutte le piccole case editrici.

- QUALI SONO I "PRO" DI FARE IL LAVORO DI FUMETTISTA?
Personalmente amo tutte le fasi della lavorazione del fumetto, dal vedere nascere l’idea iniziale allo svilupparla seguendo tutto il processo di produzione.
Non riesco a pensare a nulla che mi diverta di più che disegnare delle pagine di fumetto!

- E I "CONTRO"?
I “contro” principali sono è che quello del fumettista è un lavoro sottopagato per la quantità di ore che uno spende nel farlo e questo spesso costringe molte persone a rinunciarci (giustamente).

- CHE IMPATTO HANNO (/HANNO AVUTO) I SOCIAL MEDIA NEL TUO STILE, NEL TUO MODO DI LAVORARE E NEGLI OBIETTIVI CHE TI PONI DI RAGGIUNGERE?
Io non sono per niente una persona che va d’accordo con i social...li tengo male e spesso e volentieri mi dimentico della loro esistenza, ma penso che se usati in modo metodico possano fare la differenza per tanti autori completi.
Sfruttare bene i social per molti fumettisti è essenziale per poter avere sostenitori e finanziatori, quindi rispetto molto chi riesce ad avere una presenza online, ma secondo la mia esperienza capisco tutti i poveri cristi che si impallano davanti alla pubblicazione di un solo post!

- COME VEDI IL FUTURO DEI FUMETTI? COME VORRESTI SI EVOLVESSERO, SOPRATTUTTO IN RIFERIMENTO AL MERCATO E AI LETTORI ITALIANI?
Secondo me il mercato occidentale si sta evolvendo aumentando la produzione di Graphic Novel a sfavore di formati più piccoli e brevi, sopratutto spillati.
Penso che i lettori di fumetti ora più che mai ricerchino storie che abbiano intrecci sviluppati e l’aumento della vendita di romanzi grafici fa intuire che ci sia la richiesta di leggere opere la cui sceneggiatura sia più strutturata e che sia valutata allo stesso modo delle tavole vere e proprie.
Parlando invece di “generi”, mi piacerebbe che in Italia ci fosse una scelta più ampia...mi viene subito in mente ad esempio il genere young adult, che ha molto successo nel mercato estero, sopratutto americano, ma che qui da noi è poco presente.
Da autrice vorrei vedere pubblicati più autori giovani, e che il loro lavoro venga sostenuto e pubblicizzato con lo stesso interesse riservato a fumettisti di rilievo che sono veterani in questo campo.

 

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